Nel 2025, parlare di lavoro giovanile non è più solo una questione di numeri o statistiche. È un’urgenza reale. Ecco perché l’ultima circolare INPS sui bonus under 35 fino a 650 euro al mese sta facendo molto parlare di sé. L’articolo di AlphabetCity.it lo spiega bene: Bonus under 35 fino a 650 euro al mese per le nuove assunzioni mette in luce come questo nuovo incentivo potrebbe davvero cambiare qualcosa. O forse no.
Cosa prevede il bonus under 35 nel 2025
Il bonus consiste in un esonero contributivo fino a 650 euro al mese per tre anni, destinato alle imprese che assumono a tempo indeterminato giovani sotto i 35 anni che non abbiano mai avuto un contratto stabile. L’obiettivo è chiaro: incentivare le aziende ad assumere, offrendo ai giovani un ingresso più facile nel mondo del lavoro.
Lo sapevi? È previsto anche per chi viene assunto in apprendistato professionalizzante. E può essere cumulato con altri incentivi locali. Insomma, potenzialmente molto utile… ma non senza zone d’ombra.
Funziona davvero?
E qui viene il punto. Da un lato, è indubbio che molte aziende vedano in questo incentivo una boccata d’ossigeno. Dall’altro, la domanda è inevitabile: saranno davvero disposte a investire su un giovane o lo faranno solo per risparmiare?
C’è il rischio che tutto si traduca nell’ennesimo contratto temporaneo mascherato, utile solo ad abbattere i costi aziendali per un po’. E poi? Si torna da capo.
Un’occasione da sfruttare, ma con consapevolezza
Per chi cerca lavoro, conoscere questo bonus è fondamentale. Potrebbe fare la differenza tra essere scelti o finire tra i “le faremo sapere”. Informarsi, capire come farsi trovare pronti, chiedere alle aziende se ne sono a conoscenza: questi sono i veri passi da fare.
Per le imprese, invece, il bonus può essere più di uno sconto: può diventare un modo per costruire, per puntare davvero sui giovani e non solo sulle cifre a bilancio.
Il bonus under 35 non è una bacchetta magica. Ma può essere uno strumento potente. Dipende da come lo si usa. Il cambiamento, alla fine, non lo fa l’INPS. Lo facciamo noi. Con le scelte, con le intenzioni, con la visione.